L’insostenibile leggerezza nell’uso di Posta elettronica “gratuita”

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Utilizzereste un biglietto da visita vuoto per fornire i Vostri riferimenti? Non credo, probabilmente
danneggerebbe il vostro business, chi lo dovesse ricevere non avrà una buona valutazione della Vostra
professionalità (eppure Voi siete i migliori nel vostro campo) e non perderà tempo per cercarvi.
Certamente invece i vostri biglietti da visita sono studiati, ben curati e professionali perchè lo sapete che è il
primo impatto che fornite all’esterno.
E allora perchè rovinare i vostri sforzi con l’utilizzo di strumenti che non sono professionali? Faccio
riferimento all’utilizzo improprio di troppe aziende che basano la loro comunicazione via mail su server che
dovrebbero essere dedicati all’uso ludico e personale come i vari @gmail.com, @libero.it, @tiscali.it e tanti
altri.
Questi servizi si crede sempre siano gratuiti, invece analizzandoli meglio hanno costi nascosti altissimi.

1) Gestione AntiSpam di basso livello: le mail in arrivo non vengono rifiutate, ma semplicemente spostate
in una cartella ad hoc o segnate nell’oggetto come SPAM.
Risultato? La sicurezza viene demandata a voi che dovrete spendere del tempo per scegliere se aprire o
cancellare una mail che potrebbe essere malevola. Inoltre anche se segnata come SPAM la mail non è stata
rifiutata e quindi l’hacker sa che la vostra è una casella di posta reale e raggiungibile. E continuerà ad
attaccarvi.

2) Nessun filtro in uscita: Avrete sicuramente almeno una volta ricevuto una mail da un mittente
conosciuto ma con contenuti inutili e pericolosi. In questo caso chi vi ha inviato la mail è un virus che legge
le rubriche sul pc infetto e distribruisce link malevoli a tutti idestinatari. La mail si presenta però da indirizzi
conosciuti.
Risultato? Perdita di reputazione del vostro business, forse uno dei danni peggiori che potete subire.
Possibile sospensione dei servizi mail con relativo fermo della comunicazione aziendale.
o?

3) Errore di consegna delle mail: E’ dimostrabile che in alcuni casi per errore dei gestori del servizio ci
siano stati errori nella consegna delle mail. Da tempo conservo un messaggio di un’assicurazione che
concordava un rimborso con un terzo. Peccato che io non abbia mai avuto rapporti con l’assicurazione
mittente e nemmeno con il terzo che oltretutto non aveva alcuna omonimia o similitudine nel nome della
casella postale.
Risultato? I Vostri affari potrebbero finire in caselle di altri con la propagazione di dati, a volte sensibili.

4) Il vostro nome è legato al gestore @gestore che fornisce le caselle e questi sono indirizzi non
rintracciabili.
Risultato? Come un biglietto da visita………. vuoto.

5) Continuità dei servizi: Capita ed è capitato che anche servizi di grandi colossi informatici abbiano subito
interruzioni di servizio dovute a guasti o ad attacchi hacker. Certo è più interessante e prestigioso attaccare
un grande nome.
Risultato? Rimanete isolati in attesa che il problema sia risolto. Non avete alcun riferimento da contattare.

6) Ritardi nelle comunicazioni: Soprattutto nei periodi di “Spam storming” ovvero quando le attività degli
hacker sono più intense molti antiSpam vengono regolati per essere molto “prudenti” e i primi a farne le
spese sarete voi che sarete trattati come spammer e le vostre mail potrebbero essere rifiutate o finire nella
cartella “posta indesiderata” dei vostri clienti o fornitori
Risultato? Le vostre mail, magari urgenti, vengono lette con ritardo. Tutto il vostro business ha un ritardo e
come già detto un danno di immagine.

 

Quanto state pagando questi risultati? Vi sembrano ancora caselle a costo zero?

 

A cura di Maurizio M.